mercoledì 28 gennaio
Il mitra per portarla via.
stasera alle 22:00 circa ho aperto la porta, sono entrati due carabinieri, muso duro e aria spavalda: uno ragazzo (avrà avuto qualche anno meno di me) col mitra in mano, l’altro dicendo testualmente: “qui c’è una sentenza, dobbiamo portarla via”.
Con me sonia, la mia compagna, e Antonio un padre mio amico, mia figlia l’avevo messa già a letto. La Sonia si è spaventata per la loro arroganza. Dopo mezz’ora se ne sono andati, ovviamente sapevo che non avrebbero potuto prendere mia figlia (è un loro classico trucco per far paura).
Mi ha colpito una cosa. Antonio ha chiesto al Carabiniere capo: “quanti casi del genere lei ha avuto in un anno?” il carabinere ha risposto: “tantissimi” e Antonio: “e quante volte ha rilevato una situazione di pericolosità per la bambina?” il carabiniere ha risposto: “mai”, ha detto infine Antonio “allora perché non facevate venire il padre domani a deporre tranquillamente invece di precipitarsi alle 22:00 dentro una casa col mitra se non c’è pericolosità?”, - il carabiniere ha taciuto.
In fondo quei due carabinieri, la loro auto ed il mitra, potevano essere usati per le “vere” emergenze piuttosto che correre a salvare una bambina che sta beatamente dormendo da suo padre.