Quante volte ti sei sentito solo nel mondo?
Quante volte hai pensato di non essere capito da ciò che avevi intorno a te?
Quante volte ti sei sentito perso come su un'isola dove tutto è in realtà apparenza,
dov'è in realtà c'è il deserto.
Quante volte hai percepito che la vita è una specie di illusione, che non è tua.
Quant'è che senti questo filo di solitudine, da ragazzo più evidente, poi quasi affievolito,
o sottaciuto, più che risolto forse dimenticato, più che curato dall'amicizia
nascosto dietro le relazioni di forma.. lo senti forse da tutta la vita?
Hai mai pensato che se è così, allora forse la vera apertura, la fratellanza, la felicità,
la partecipazione al mondo ed a quello che hai intorno, sono tutte cose che devi ancora
veramente scoprire, e che intorno negli anni ti sei costruito un mondo di sicurezze
di plastica, precarie, un mondo di obiettivi più indotti che desiderati dal profondo,
di sguardi riflessi poco convinti e poco veri.
Hai questa sensazione?
Forse nel film Matrix i fratelli Wachowsky
hanno intuito questo sentimento molto comune in molti uomini, giovani e non,
molto presente in tante anime insoddisfatte o irrequiete forse proprio perché insistono
su una vita che non è realmente la propria, non è realmente ciò che desiderano e ciò che
è giusto e sano per loro.
Forse quell'irrequietezza non è un fastidio, qualcosa che spingi
giù e ritorna per niente.. forse è il residuo della vita autentica, il residuo del ragazzo
solitario e sincero, insoddisfatto che di fronte alla sua infelicità si pone delle domande,
una su tutte.. perché?
Ma poi il tempo passa.. e molti ragazzi non hanno saputo risolvere quella domanda..
probabilmente intorno a loro non c'erano sufficienti elementi perché potessero
capire cosa stava succedendo, perché durante lo sviluppo si sentivano così oppressi
e non trovavano la giusta direzione dove far crescere ciò che a quell'età deve crescere.
E allora lentamente hanno iniziato a riempire quel vuoto di risposte mancate con la tanta
spazzatura che c'è intorno, con le parole dei ciarlatani, con le false ideologie
di chi ha profittato di te e delle tue insicurezze per renderti schiavo
dei suoi obiettivi di controllo e di potere.
Forse non hai avuto un padre che ti ha educato, insegnato il potere su te stesso
ed a difenderti da chi vuole il potere sugli altri.. su di te.
Forse non hai avuto un padre che ti ha insegnato la consapevolezza e la conoscenza
per crescere come un albero nella foresta degli alberi, e nella foresta o sei un albero
o sei una pianta parassita che per vivere ha bisogno dell'albero;
proprio come quelli che hai incontrato e che alla fine pensi sempre più
che forse per vivere bisogna essere così, come loro, se non fosse per quell'irrequietezza
(che a volte ti genera anche sensi di colpa su questo) allora ne saresti convinto.
Purtroppo nella vita non è come in Matrix.. non c'è una pillola rossa da prendere
per capire tutto in pochi minuti. Non basta il coraggio per capire, ma serve per partire.
Nella vita poi ci vuole anche la coerenza e la costanza di mantenerlo quel coraggio,
l'intelligenza di trovare le informazioni necessarie a capire perché, dopo la nascita,
piano piano invece che crescere ci siamo fermati, invece di evolvere ci siamo involuti.
Niente pillola rossa perciò, ma impegno ed onestà si. Con questi si può ritornare
all'inizio, nelle radici, e capire come e perché piano piano ogni giorno la nostra vita è andata
in una direzione invece che in un'altra, dalla parte sbagliata invece che da quella giusta.
Nella nostra testa c'è tutto. Ogni istante. Ogni informazione.
Basta prendere la più grande pazienza della nostra vita e ripercorrerla,
con la testa di adulti oggi, per capire il bambino di ieri.
Rimettersi in gioco per capire e cambiare. Per sanare e rimediare.
Sarà destabilizzante. Non si potrà fare in poco tempo.
Forse per trent'anni sbagliati ce ne vorranno 15 di rimedio, ma di certo vale la pena
se il premio è la conoscenza, la serenità, la pace.