19, Dicembre 2008
La fabbrica del sesso.
di paternita.info

La fabbrica del sesso è sorella della fabbrica della violenza.

Non ha un padrone, ma può essere ovunque. La vedi nella tv, negli spot, sui giornali, nelle strade, ma anche sempre di più nelle scuole, sul posto di lavoro, dentro le famiglie.

Come tutte le fabbriche che hanno la pretesa di produrre e vendere qualità umane anch'essa non riesce nel suo intento di rappresentare veramente ciò che è il sesso, ma lo svilisce, lo dequalifica a mera forma di potere, di guadagno, visibilità, condizionamento.

La fabbrica del sesso produce droga e la vende come medicina a partire dai bambini.

Si inizia come consumatori e poi si entra nello spaccio, nella catena di montaggio dove sui rulli trasportatori scorrono uguali le teste di donne e uomini, carnefici e vittime, controllori e controllati, inconsapevoli e opposti protagonisti dello stesso tragico consumo e consumismo del sesso.

La fabbrica del sesso è come un grande sogno o incubo che si nutre delle nostre incertezze e vive finché noi la nutriamo.


Il sesso

non può liberarci,

ma noi possiamo liberare

la nostra sessualità.


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Libro consigliato: Storia della Sessualità vol.1, la volontà del sapere, di Michel Foucault, collana Feltrinelli 2001, 144p

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