Italia, 21 dicembre 2009
La vita continua..
sezione testi - dalla rubrica scritti/lettere di paternita.info

pubblichiamo questa lettera ricevuta da un giovane sacerdote che in questo mese ha perso il padre e che ha voluto esprimere qui le sue parole di sofferenza e speranza attraverso il ricordo profondo degli insegnamenti e dell'esempio di suo padre

Mio padre era un grande lavoratore.
Era pensionato.
Si dedicava alla vita dei campi.
Era buono e generoso.
Veniva con me ogni volta che glielo chiedevo.

In autunno era solito raccogliere le olive. Il 16 Novembre 2009, alle ore 14:05, a Pimonte, a casa mia, nella mia famiglia, la vita è cambiata. Mio padre è salito su un olivo.

Era l'ultima pianta, forse l'ultima frasca. Qualcosa è andato storto. E' caduto. Ha battuto la testa.

Mia mamma in quel momento stava proprio sotto quell'olivo e raccoglieva da terra le olive. Più in la c'era zia Teresa che impassibile ha visto tutto. A mia mamma le ultime parole: "scappa, scostati, allontanati altrimenti ti cado addosso". Mia mamma si è spostata di getto. Si è ritrovata la testa di mio padre tra le mani. Mio padre è morto. Mia mamma è viva per amore.

I soccorsi sono immediati. Non c'è niente da fare. Raccontare quello che è successo da quel minuto è diventato per mia mamma una risalita dall'nferno, per me il desiderio di distruggerlo. Abbiamo seppellito il suo corpo. Non è rimasto seppellito il cuore! Scrivo perchè non voglio dimenticare chi è stato mio padre. Scrivo perchè il dolore è forte. Scrivo perchè ho una certezza: la vita non ci è tolta ma trasformata. Noi figli, mamma, le sorelle, i parenti, gli amici che rimaniamo sulla terra, ricorderemo i segni che papà ci ha lasciato.

Se ci voltiamo a guardare l'ultimo anno trascorso insieme, sembra che ogni cosa, ogni gesto, ogni parola ha un suo significato profondo che oggi ci aiuta a non avere nessun rimpianto o rammarico. Papà desiderava parlare di Gesù e si sentiva unito con lui quando si metteva a disposizione degli altri senza riceverne ricompensa. Diceva che si sentiva bene dentro.

Allora il segno del suo essere in mezzo a noi sarà proprio trasformare il dolore in amore.
Don Pasquale


dai giornali locali

"Deceduto lunedì scorso il 60enne Stanislao Somma, genitore di don Pasquale Somma, giovane sacerdote della Parrocchia dello Spirito Santo nel centro antico di Castellammare di Stabia.

Una grande folla commossa
ha assistito ai funerali svoltisi ieri mattina nella chiesa di Santa Cristina a Pimonte,
tra cui proprio molti fedeli stabiesi che non hanno voluto far mancare a don Pasquale Somma il loro conforto in un momento difficile per il giovane parroco"