A mia figlia.
di paternita.info - 5 febbraio 2009
cara flora,
ti scrivo questa lettera che un giorno leggerai. La scrivo aperta perché il tuo ed il nostro cuore possano essere letti ovunque e altri cuori possano battere insieme al nostro.
Io e te parliamo spesso, ed ogni mercoledì che stiamo insieme mi racconti tutto e mi fai mille domande, sulla scuola, sui tuoi amici, sulla vita, su quello che hai visto in tv. Come tutti i bambini di oggi tu a 7 anni sei molto più intelligente di quanto io lo ero a 10.
In questi giorni mi hai visto per la prima volta piangere. E' una grande lezione. Ora sai che tuo padre non è superman come i tuoi occhi innamorati a volte hanno pensato.
Un padre deve essere forte ed intelligente, ma è pur sempre un essere umano ed anche lui può sbagliare o perdere. La vita amore mio è più grande di noi e non puoi evitare a volte che ti metta al tappeto. Ma puoi fare una cosa molto importante e fondamentale: decidere di rialzarti.
Lo puoi fare sempre. Finchè hai vita. E' la tua Anima che decide e anche se un giorno ti ritroverai nuda di tutto ricordati che nessuno mai potrà toglierti questa scelta.
Ora mi vedi per ciò che sono.
Un giorno sarai più forte ed intelligente di me.
E' questo il mio scopo di babbo.
Un giudice ha ordinato di toglierci l'unico giorno che avevamo nella settimana.
Il giorno col quale in 6 anni ti ho cresciuta.
Le nostre passeggiate nei parchi, lungo i torrenti a tirar sassi per spaventare i pesci.
Le tue domande sulla natura, il mondo degli animali, un modo per spiegarti la vita
e alcune sue regole. I rientri a casa apprezzando la fortuna di averne una,
di cosa vuol dire un ricco pasto che non è una cosa scontata.
Piccola mia non obbedirò a questo ordine perchè è sbagliato.
In fondo se alla fine riusciranno a togliercelo ci avranno tolto solo del tempo, ma non i nostri desideri ed il nostro affetto.
Difendendo il nostro tempo ti sto insegnando una delle cose più importanti che posso insegnarti. Che esempio ti darei se ti avessi lasciata subito alla prima paura? Se sono tuo padre allora devo essere un tuo punto fermo, la tua direzione. Sempre.
Ecco la paternità è questo amore mio:
una grande roccia immobile, intorno alla quale tutto acquista un senso.
Non è importante se i nostri abbracci saranno 10 o 1000, ma ciò che conta è che anche solo uno di questi sia stato autentico, ed i nostri sono già stati così tanti che potrebbero bastare per cento vite.
Continua ad andare nel mondo come sei sempre andata. Io ci sarò. Sempre.
E per sempre vivranno dentro di noi tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme.
Con affetto. Tuo padre fabio