Bambini spinti agli eccessi.
la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza - dal quotidiano della puglia
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Albert Einstein dice in uno dei suoi aforismi: "Respingo l'idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate che si dovranno usare poi nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato nella scuola. La scuola dovrebbe sempre avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti. Lo sviluppo dell'attitudine a pensare e giudicare indipendentemente dovrebbe essere sempre al primo posto." Se dunque la scuola deve essere poliedrica ed armoniosa, figuriamoci la famiglia!

La formazione di una sana identità e l'equilibrato sviluppo dovrebbero essere la principale delle attenzioni dei genitori, compito del padre e della madre quello di educare i figli alla comprensione di se stessi e del mondo intorno.

Ma troppo spesso i genitori (e soprattutto se il genitore è uno solo) non recepiscono e non interpretano questo loro importante scopo di armonia e conoscenza, sono troppo rigidi, oppressivi, "proiettano" sui figli le loro ideologie, delusioni, paure, innescando un fenomeno dannoso e pericoloso: l'alienazione dei figli dal mondo e dalla vita reale, alienazione che porta a vivere in mondi illusori, che porta all’isolamento, alla malattia, all’inaridimento dell’esistenza.


Per ogni Michael Jackson che diventa famoso (e tutto sappiamo il prezzo che ha pagato) ci sono altri 100.000 bambini che soffrono nel silenzio, non educati a gestire le proprie energie ed emozioni, ma travolti dal mondo esterno, a causa di genitori complici o peggio incentivanti, bambini costretti a premature scelte troppo definitive che ne deviano o impediscono la maturazione.
No ai bambini spinti agli eccessi. Un appello per tutti, un appello ai padri ed alle madri. L’infanzia e l’adolescenza vanno protette. Sono come una pianta giovane e fragile che se ben curata sarà presto pronta a stare fuori alle intemperie, ma se la si lascia fuori troppo presto, le intemperie la feriranno o rovineranno, forse per sempre.

il resp. f.barzagli, da paternita.info

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