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- Pensieri, Poesie, Storie e Libri di Fabio Barzagli -

 

Legati come siamo a leggi e stereotipi difficilmente accettiamo le nostre diversità
e quando le vediamo ci creiamo una corazza per proteggerci dallo sguardo severo del mondo.


METAFORE E RIFLESSIONI (SOCIOLOGIA)



(io sto con gli ultimi)

Stasera mi sento malinconico. E anche sconfitto.
Sì, sconfitto da questa società che ci mette uno contro l'altro, dove l'educazione non è più un valore ma lo è la violenza. Ebbene sì, siamo tutti pesci in mezzo al mare e quelli grandi mangeranno quelli piccoli, è una democrazia finta, è una finta libertà, ci sono i ricchi ed i poveri, i privilegiati ed i perdenti.

Ed io, non so perchè, voglio stare con i perdenti, gli sconfitti, le vittime.
Non voglio cambiarmi la camicia e salire in alto.
Sono un ragazzo in fondo onesto e sincero ed ho sempre pagato cara la mia rettezza che rasenta l'ingenuità.

Non mangerò caviale ma verdesca, non mangerò filetto di manzo ma pollo o maiale, non farò vacanze esotiche ma una scampagnata qui sulle colline della mia città, ma non credo siano questi i valori importanti della vita. Mi sento in pace con me stesso e questo mi fa stare bene. So che quando sarò sul letto di morte non avrò rimpianti perchè avrò sempre cercato di fare la cosa giusta, anche se a caro prezzo.

Al caviale ed alle tette rifatte preferisco il racconto di un barbone ai bordi di una stazione dei treni, le sue parole colme di nostalgia, sofferenza e coraggio per andare avanti. Quando eravamo poveri.. eravamo migliori. C'è dell'ironia in tutto questo ma è così. Allora mi torna in mente Il Discorso, quello per eccellenza, quello che da 80 anni in qua ancora non ho sentito parole più vere e schiette, ed è quello di Charlie Chaplin ne Il Grande Dittatore, e cosi recita uno stralcio:

" Mi dispiace, ma io non voglio fare l'imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell'odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l'abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto. "

Perciò concludo dicendo: evviva i poveri, evviva gli ultimi, evviva i sofferenti ed i perdenti. E' da loro che rinascerà una nuova società più giusta e compassionevole. Quando il capitalismo sfrenato sarà cenere e ci avrà bruciati tutti... ripartiremo, dalle macerie, dai bambini, e torneremo ad essere una buona e decente Umanità..
 (04.07.2022) 







(parlando dell'ingenuità)

Quando ero piccolo ricordo veniva associata spesso a purezza, spontaneità, dote, bellezza.

Oggi viene vista come un difetto. Una stortura. Un'anomalia. Nella società del Marketing e della corsa dell'uno sull'altro, dei nuovi grezzi si fanno chiamare intelligenti in un misero tentativo di autorefenzialità, non c'è più spazio per l'ingenuità. Il diritto non più compreso ed interpretato ma applicato come una tabellina del 2 da orde di incompetenti della legge, neanch'esso permette l'ingenuità.

Allora evviva.. evviva la donna che si affida ad un uomo e viene tradita, evviva l'uomo che fa famiglia per ritrovarsi divorziato fuori casa e senza figli, evviva lo studente che dice al professore che ieri non ha studiato perchè c'era la partita dell'italia, evviva chi ancora mangia la marmellata con le dita.

L'ingenuità non è uno stile di vita, ma una parte di noi che ogni tanto abbiamo bisogno di concederci per restare sani. L'ingenuità è ciò che ci lega alle nostre parti più profonde come le passioni, il talento, l'amore, la felicità, ed alle nostre origini come la famiglia, i ricordi, la storia. Tanto minore è l'ingenuità che una società consente, tanto più breve ed insignificante sarà il futuro di quella società.

Perciò, come si suol dire, l'ingenuità è morta.. viva l'ingenuità!
 (04.2.2017) 







(al mio futuro amore, che ancora non conosco)

Ogni giorno è un petalo differente.. che cade dall'albero della Vita.
Noi sediamo mano nella mano, guardando il panorama.
 (19.12.2014) 







(..)

Egoismo, competizione, conflitto.. sembrano ancora essere le regole base di una società che vorrebbe definirsi moderna e pacifica ma ancora non lo è.

Fazioni, lobby, materialismo e superficialità sono ancora dominanti e per questo non viviamo in un mondo che si possa definire compiuto e che possa dispensare felicità ad i propri abitanti.
C'è ancora tanta strada da percorrere.
Violenza, disciminazione, odio, insensibilità, quanto ancora ci nutriremo di questi malsani sentimenti?

I buoni segnali comunque ci sono, è innegabile che questa nonostante i difetti è la migliore società che si abbia mai avuto. Siamo sulla giusta direzione ed ognuno di noi può fare la propria parte: amore incondizionato, genuinità, altruismo, armonia, ambiente, pace, gentilezza, profondità, sono tutte caratteristiche e valori che possiamo iniziare a portare intanto nella nostra vita, nelle nostre relazioni, nella nostra famiglia e piano piano nella nostra società.
Ottimismo e speranza sono due parole in cui credere.
 (12.9.2021) 







(pensieri serali)

La Vita: più la insegui più Lei ti distanzia. Se invece cammini Lei viene a trovarti e ti dona qualcosa. Un po' come un atleta fortissimo che se lo sfidi ti distacca e umilia ma se rinunci si intenerisce e ti fa compagnia. Lo avete mai notato?

Corri dietro alla Luna per acchiapparla, sudi, ti sfianchi, boccheggi, poi svieni. Stando fermo la Luna ti avrebbe già regalato tutto ciò che aveva: la bellezza.

E allora? E se fosse proprio questo correre il nutrimento ai fenomeni di ansia e depressione?

Io so che non c'è bisogno di muoversi per osservare che la Vita in ogni istante compie miliardi di giri su se stessa, nasce e muore in un milione di arcobaleni. C'è per caso qualcosa di più bello?
 (24.1.2018) 







(si corre si corre)

Ansia è spesso emozioni represse, non espresse, non elaborate. Siamo sensibili, abbiamo bisogno dei nostri tempi. Per tutti è così.

Come elaborare o esprimere o sapere di dover esprimere.. se non ci si ferma mai! la società ci spinge ad essere sempre più prestanti.. ma per chi? Chi si ferma e osserva capirà che non c'è un fine. Dunque ci facciamo del male per qualcosa che non ha un fine, non serve a nessuno se non per il fatturato di qualche azienda. Perciò calma.. non conta l'azienda, non conta la prestazione, conta la tua salute. Cosa potrà mai fare un dottore o qualche pasticca se continui a correre come un forsennato?

Fermati.. e poi lascia che qualcuno o qualcosa dentro ti prenda per mano per mostrarti qual'è la tua vera natura, la tua velocità di cammino, quella da usare tutti i giorni per stare bene, per non calpestarti mentre cadi, inciampare sui pensieri, affogare in una vita senza un senso che sia comprensibile, naturale, tuo, condiviso.

Cura, rifletti, misura, previeni. Cura la dieta, il sonno, la qualità delle relazioni, l'etica con la quale scegli di vivere. Rendi il tuo giardino interiore non un luogo incolto invaso da erbacce, ma un luogo di pace e fiori, armonia e verde selvatico.

L'amore è la migliore medicina.
 (19.12.2016) 







(un mondo più semplice)

Quando sono nato ancora il mondo era piuttosto semplice, ti venivano messi davanti 3 o 4 scopi e tu potevi scegliere: potevi fare la scelta più scontata, quella più atipica, o addirittura quella più ribelle. Oggi, paradossalmente, ci sono infinite possibilità di scelta, nessuno ti dice più niente, o ti vincola, o riduce il campo di scelta, e la cosa buffa.. è che se tra 3 o 4 cose si può scegliere.. tra infinite cose forse non si può.

Mi viene in mente la scena finale del film La leggenda del Pianista sull'Oceano, che spiega in poesia queste cose. Questo il dialogo tra il pianista, che decide di trascorrere tutta la vita sulla nave e non scendere mai a terra, ed il suo amico Max:

" Tu pensa ad un pianoforte Max. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita. Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se io salgo su quella scaletta (si riferisce a quando era sulla scaletta della nave e stava per scendere ma ha visto New York ed è tornato indietro...), e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. E sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voialtri laggiù a sceglierne una. A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla... Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Io ho imparato a vivere in questo modo. La Terra... è una nave troppo grande per me. Non scenderò dalla nave ".
 (24.7.2015) 







(....)

" Non posso darti la vita eterna,
ma posso dare un Senso alla tua Vita che sia eterno. "
 (12.2.2015) 







(compro meno, sto meglio)

Nell'ultimo periodo ho dimezzato le spese.
Si, dimezzato!

Lavoro meno, ho più tempo per me, per leggere libri, internet, musica, passeggiare per boschi, o per i centri storici delle città, stare con gli amici, mangiare, discutere e giocare, stare coi miei figli ed i parenti tutti. Ho imparato ad arrangiarmi ed a fare un sacco di cose, cose che prima compravo.
Ho più tempo per inventare, pensare, piangere, ascoltare, a volte anche per annoiarmi o comunque senza rincorrere le cose o avere il terrore che il tempo passi.

In generale, questo tipo di vita mi ha reso più sereno rispetto al passato.

Un tipo di vita che qualcuno chiama sobria, ma che in realtà tanto sobria non è, ora che la sto vivendo a me pare più ricca di molte altre, e sicuramente molto più sana e bella di quella offertaci dal sistema consumistico.
Quel sistema che crea un circuito negativo, una schiavitù: lavorare per consumare.

Chi vuole capire, capisca...
 (5.8.2003) 







(il bambino che dorme)

Dentro di noi c'è un bambino interiore, un ragazzino che la sera dorme e si rannicchia sulle nostre ginocchia.

Possiamo smettere di ignorarlo e cominciare ad osservarlo con lo sguardo amoroso di un padre, possiamo finalmente posare le nostre mani oggi adulte e forti su di lui e dare quello che aspetta da tanto: una carezza.
 (24.12.2008) 







(a chi ci lascia troppo presto)

Vorrei parlare di un tema delicato che ci riguarda molto da vicino, molto più di quanto crediamo: il suicidio. Fenomeno raro direte in molti, eppure non è così. Vi dico un dato, tanto per capire, se in Italia avvengono dai 50 ai 100 femminicidi, se in Italia avvengono circa 1500 morti bianche (nel 95% dei casi uomini), in Italia ogni anno si tolgono la vita circa 4000 persone (4 su 5 maschi) dati ISTAT. Mentre nei primi due casi la Tv ne parla eccome di quest'ultimo fenomeno non ne parla, eppure tra i tre è il più diffuso di tutti.

Perdita del lavoro, violenza, disabilità fisica, ma la categoria più a rischio di tutte è tra chi soffre di disturbi mentali (depressione, ansia, bipolare, doc, disturbo post-traumatico da stress, eccetera, pensate che in Italia il 10% della popolazione fa uso quotidiano di psicofarmaci.. da non credere vero?). Quindi queste persone fragili, al limite della loro esistenza, e della loro resistenza, sono molto più vicine a noi di quanto si possa credere.
Quello che voglio dire dunque con questo messaggio è di portare particolare attenzione perchè potremmo e possiamo fare molto per chi vive una situazione di "forte disagio psicologico". Un padre separato cacciato di casa, una donna che è stata stuprata, una ragazza border, un ragazzo solo ed isolato dal mondo, una persona che soffre da anni di depressione senza vedere luce.

Quanto ancora vogliamo ignorare queste persone, vogliamo invece aiuterle individualmente e socialmente con dei comportamenti ed una società più comprensiva ed inclusiva verso i loro drammatici disagi? Io spero che sapremo cambiare. Tante persone possono essere salvate. Come? Perdonate la banalità e la formula antica che propongo: con l'amore. Sì.. aprendo il cuore. Non importa se lo volete chiamare affetto, o compassione buddista, o bontà cattolica, chiunque siate potete fare la "differenza" per una persona sola che non riesce più a tollerare l'esistenza su questa terra perchè oramai psicologicamente oppresa dal disagio.

Non dico che dovete fare tutto da soli, ma potete iniziare dando amicizia e sincerità, facendo compagnia a queste persone in modo silenzioso, senza dare banali soluzioni che non ci sono, senza stressarle o pressarle, ma semplicemente stando loro accanto e magari col tempo accompagnarli verso l'inclusione, la socialità di cui essi, come tutti noi, necessitano. Se riuscite con calma e pazienza, senza voler strafare, fate capire loro che il loro problema è più diffuso di quanto credono, che non sono gli unici, che non è colpa loro, che la malattia mentale è una malattia come tutte le altre e non bisogna vergognarsi.. ecco.. se riuscite a convincerli a chiedere aiuto (ad un amico, alla propria famiglia, ad un consultorio, ad uno psicologo) avrete ottenuto un ottimo risultato. C'è bisogno di più amore ed empatia in questo mondo. C'è bisogno di più cooperazione. Perchè oggi tocca ad un altro, domani potrebbe toccare a te di restare solo, di avere un lutto, di subire violenza, di cadere nel male oscuro.

Una società migliore non può che partire da noi, dai nostri semplici ma importanti comportamenti quotidiani. Perciò aiutiamo, facciamo aiutarci, aiutiamoci tra di noi! Questa è l'Umanità migliore che possa esistere.. quella della reciproca solidarietà, della reciproca considerazione, della pace e della collaborazione, della condivisione e della considerazione che su questa terra siamo tutti uguali, tutti uniti, tutti con l'unico condiviso destino di vivere felicemente e rispettarci, e rispettare l'ambiente dove viviamo.
 (1.10.2022) 







(limiti e libertà)

.. uomini che alla libertà hanno dedicato la vita ma che poi hanno dovuto ammettere:

"liberi liberi siamo noi, però liberi da che cosa.." (v.rossi, 1988)
"la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione" (g.gaber, 1973)
"credevo di avere tutto, e invece non avevo niente" (f.volo, è una vita che ti aspetto 2003)
"la felicità è reale solo se condivisa" (s.penn, into the wild 2007)
"le libertà di pensare e scegliere da sole non bastano perché sono per l'essere umano una ricerca senza punto di partenza che porta ad una strada senza punto di arrivo" (paternita.info)

 (21.2.2015) 







(la dipendenza affettiva)

Sembrerò stupido nel dirvi che mi sono fatto massacrare dalla mia ex.. ma è stato così.

Lasciato dopo anni di manipolazione ecco nonostante tutto.. come un cretino ho continuato ad aspettarla per anni.. e sapete cosa... menomale che non è tornata!
Ora ho capito che NOI valiamo molto di più.
Ci meritiamo persone affettuose, che facciano gesti carini per noi, che stiano a fissarci solo per il gusto di guardarci, che ci bacino e abbraccino 100 volte di più di quello di cui abbisognamo.
La cura è l'Amore. Non è una cosa difficile, non è una cosa che non ci meritiamo. Solo che a volte si cade in una spirale.. cupa, depressa, di disistima, di confusione.

Noi meritiamo di meglio! E lo dico con gli occhi lucidi perchè ricordo quanto ho inutilmente sofferto.
Ora sono più avanti, posso indicare la strada ad altri.
Ed è bellissimo essere qui!
Nei momenti bui dobbiamo imparare a tenere duro, usare il tempo per riempire la vita di cose belle, grandi o piccole, basta che piacciano A NOI! Tornare ad essere il centro della nostra vita, sembrerà difficile ma poi restituirà serenità e lucidità.

W l'amore puro. W l'amore dei cuori liberi. W l'amore senza la manipolazione.
 (20.1.2020) 







(due è meglio di uno)

E' quando i corpi non si toccano, che si toccano le anime.
 (1.2.2015) 







(il cosmo)

Cerchiamo di capire che non siamo solo questo corpo, ne tanto meno i nostri averi materiali.

Siamo anche l'altro, e l'altro è un po' noi. Siamo tutti un po' diversi, ma anche tutti accomunati. Siamo un po' controllati, ma un po' incontrollabili, non siamo divisibili e non siamo completamente uniti.

Siamo una grande organismo che vive, che si muove nello spazio, che fluttua in un viaggio senza tempo, un apparente caos che nasconde sottili armonie da studiare e comprendere, come in un grande ed ampio respiro che cresce e decresce senza un vero inizio e senza una vera fine, ma segna una vita in una continua, eterna, misteriosa, trasformazione.
 (18.4.2003) 







(le ferite della Terra)

nel mondo ci sono ancora orrori e sofferenze
noi ci chiudiamo in gabbie d'oro facendo finta di non vedere
ma il dolore come una nebbia sottile ed inarrestabile
arriva anche qui da noi e ci abbatte come mosche....

il fatto è che l'umanità è come un corpo unico
se non curiamo i tumori
le metastasi continueranno a diffondersi ovunque
 (14.1.2021) 







(il mio credo)

Credi.
Credi in qualcosa.
Non importa se è diverso o uguale agli altri.

Ma credi.
Credere ci aiuta a dare un senso alla vita.
A sentire che non la stai sprecando.

Ma quando il tuo credo viene disilluso, smentito,
tutto svanirà, e ci sarà il buio intorno a te.
Il tuo vecchio mondo di credenze, spazzato via,
come un foglio di carta arso nel fuoco.

Allora, vale la pena credere
se è così grave il prezzo da pagare?

Io penso di Sì.
Senza credere siamo niente.
Automi senza anima.
Un'amore meccanico senza il cuore.

Certo c'è il rischio di sbagliarsi.

Ma così, almeno, saremo stati autentici, veri.
Ed un giorno verremo premiati, si, forse, un giorno.

Il mio Credo?
Per me insieme siamo come un bellissimo campo di fiori,
ed ognuno di noi è un petalo:
nasciamo, splendiamo, voliamo nel vento,
in una danza eterna... che si chiama Umanità.
 (08.08.2021) 







(la bellezza di piangere)

se piangere vuol dire esser deboli o malati
vorrò d'ora in poi essere il primo dei fragili (!)
un malato senza speranza

ma senza speranza è quella società
dove alle persone
non è concesso essere stanche deboli o fragili

 (8.10.2010) 







(il perdono)

Io divido il perdono tra perdono interiore, e perdono esteriore. Quello che ti libera veramente è il perdono interiore.. quello lo devi dare a tutti perché ti fa andare avanti nella vita e ti evita di vivere con le pesanti catene di sentimenti negativi, odio, rabbia, rancore.. rischiando di diventare a tua volta una persona cattiva. Il perdono esteriore, quello diciamo ufficiale, lo si da invece quando si ricevono delle scuse ed un vero pentimento, ma non è strettamente necessario.

Io ho vissuto varie violenze nella mia vita, talvolta proprio dalle persone che dovevano avere cura di me, violenze che mi hanno reso la persona disagiata che sono oggi.. ma li ho perdonati dentro, altrimenti non riuscirei a vivere decentemente. Purtroppo non li ho potuti perdonare esteriormente.. ma questo come ho detto non è così necessario.

Il perdono non è cosa facile.. ma si può fare, si diventa persone migliori, più aperte, anche felici nei limiti del possibile.. e poi si smette finalmente di giudicare il mondo, ritrovando quella dignitosa serenità che ognuno dovrebbe avere nella vita.
 (10.10.2022) 







(essere genitori, sentimento universale)

C'è una cosa in particolare di mio padre che vorrei ricordare, una cosa molto semplice ma anche molto importante. E' il suo modo di fare il genitore.

Quando ero piccolo ed eravamo io e lui era padre per me, quando c'erano altri ragazzi invece era padre per tutti.. nessuna preferenza, sguardo particolare, favore, tutti sulla stessa barca, nel bosco o su un campo di calcio.. tutti fratelli, tutti con le stesse regole e con le stesse opportunità di merito.

Questa cosa era molto diffusa tra gli adulti del secondo '900 perché essendo molti padri mai tornati dalle guerre era frequente il prendersi carico di bambini e ragazzi meno fortunati.. ed era anche un modo di esercitare quei valori della Costituzione Italiana appena scritta, valori di fratellanza e unità dove a caro prezzo si era visto il lato oscuro del possesso e dell’individualismo spinti agli eccessi.

Condividere i figli e donare la genitorialità non era dunque solo atto di compassione e bontà ma anche spessore di persone lungimiranti che avevano intuito il significato complesso dell'esistenza e che niente era tuo per sempre tanto meno una vita nascente di cui assieme ad altri eri custode.

I genitori del futuro dovranno quindi essere aperti alla condivisione, pensare globalmente, consapevoli di crescere i figli in una grande ed unica città dai mille quartieri, che è il mondo.

Ci sono regole da riscrivere, altre da preservare, perchè ovunque voi siate possiate sempre incontrare persone che vi faranno sentire a casa.. perché sebbene lingua, colori o usanze possano essere diverse, l'essere genitori o figli sarà sempre la stessa cosa.
 (7.7.2010) 







(un barbone è morto a firenze)

se ne stava sempre su quella panchina
il traffico frenetico e distratto di viale verga
gli occhi attenti di chi, come lui, soffre di depressione
i rari gesti di compassione, una coperta, del cibo...

la sua mente si è lasciata andare da tempo
le sue ossa intrise dell'umido e del freddo invernale
...

oggi lui non c'è più
mentre il traffico continua frenetico e distratto in viale verga

 (11.4.2021) 







(cos'è il male? the good and the evil)

" Un concetto fondamentale da insegnare. Il male è l’insieme dei principi e delle azioni malvagie, insane e distruttive verso l'uomo e l'ambiente. E' un concetto coniato dall'essere umano a tutela di se stesso e della natura. La padronanza o meno di questo concetto distingue l’uomo-umano dall’uomo-animale.

Il male un tempo molto esplicito e fisico per le strade è vietato oggi dalle democrazie. Si può però osservare come sia tutt’altro che sparito. Tutto nasce dall’errore di pensare che il male sia eliminabile, magari per legge o decreto. In realtà il male non può essere eliminato ma solo osservato, spiegato, interpretato e quindi evitato con la conoscenza e la consapevolezza di ciò che è e del suo continuo raffronto al bene.
Il male infatti ha il ruolo di far comprendere il valore effettivo del bene alla nostra mente ed al nostro cervello che interpreta e ragiona principalmente per differenze e similitudini.

Il male oggi nelle culture occidentali si è solo ritirato dal fuori al dentro, dal fronte a ciò che sta dietro la fronte: il cervello. E da li si ricarica e riparte per andare nel fuori e poi di nuovo nelle strade. Il male di oggi compie le stesse cose di un tempo: uccide e distrugge, lo fa solo con maggiore intelligenza ed attenzione a non farsi prendere. Molte persone credono o si convincono di esserne esenti, magari solo perché non rubano o uccidono, e lentamente la loro vita sia avvia verso la malvagità e la corruzione. Non amano parlare del male e se le interpelli si sentono a disagio. Ogni giorno si inventano nuove parole ad hoc per non dover pronunciare quella parola-tabù che oggi come ieri fa tremare le fondamenta del mondo umano. "

 (1.8.2009, da psicobolario.wiki.zoho.com) 







(hate calls hate)

Oggi vorrei parlare dei cosiddetti #haters ovvero degli odiatori.
Capita che scrivi un post tranquillo e pacifico su facebook, dove magari racconti qualcosa della tua vita o della tua sfera personale.. e senza motivo vieni attaccato, deriso, con sarcasmo o brutte parole, parole di odio appunto.
Ci sono ancora molti #haters nel mondo.

Sono persone che invece di emanare armonia e gentilezza, emanano cattiveria, tossicità. Anche a me è capitato di odiare (magari tenendolo per me) e mi rendo conto che non era una cosa bella, rischiavo di diventare una brutta persona. Odiare vuol dire diventare cattivi, l'odio crea spazio a fenomeni come squadrismo, bullismo, violenza verbale e psicologica, ed in fine.. anche violenza fisica.

Certo può capitare di provare della rabbia a volte, questo è normale.. ma non trasformatela mai in odio, l'odio è qualcosa di cronico.. che divora la vostra anima facendola diventare nera.. l'odio poi si propaga di persona in persona rendendo più oscura la nostra società che invece si dovrebbe sempre basare sui valori della comprensione e della pace. Perciò se vi capita di odiare o dire parole di odio.. pensateci.. pensatevi.. riflettete su questo: voglio essere davvero così? Spero queste parole possano far riflettere qualcuno, nessuno davvero nessuno ha bisogno di odio, dato o ricevuto, cerchiamo tutti di elevarci ed impegnarci ogni giorno per essere persone migliori, empatiche e donative, buone.

Il futuro dipende da noi, da come siamo col prossimo, dall'esempio che diamo ai nostri figli ed agli altri. Piuttosto che odiare porgete l'altra guancia, o semplicemente distaccate da chi odia, lasciandolo nelle sue miserie perchè possa vederle e magari cambiare.
 (5.10.2022) 







(fotografie dallo spazio)

Viste da lontano, Terra e Umanità,
sono un unico, inseparabile, organismo.

Sta a Noi aprire gli occhi su questa
semplice, e misteriosa, realtà.
 (11.1.2014) 







(verso una nuova maschilità)

Oggi ho visto un padre ed un figlio parlare in tenerezza.

Poi ho pensato a quanti, troppi, uomini lontani dai loro figli, lontani dagli abbracci, dall'affetto; uomini troppo uomini per essere papà si potrebbe scherzare; uomini scappati o assenti, negli sguardi, nel calore. Uomini silenziosi e chiusi, come avessero paura, come se non conoscessero quel piccolo loro che hanno davanti.
Uomini con la ferita di un padre mai presente e tenero, mai davvero avuto. Uomini che poi hanno trasferito il meccanismo della solitudine e dell'indifferenza ai loro figli.

L'uomo non ha ancora avuto il suo '68..
Ci sono ancora discriminazioni, censure e vincoli auto imposti da una cultura arcaica e machista. Blocchi interni ed esterni che impediscono una visione aperta.
L'uomo porta ancora i pesi di quel mondo dove era poco più che numero, mezzo per procacciare, dove figlio e padre venivano divisi, pressati, incasellati fino ad essere spesso tragici competitori l'uno con l'altro.
C’è molto poco di umano in questo.

Oggi ho visto un padre ed un figlio parlare in tenerezza.
Ed ho visto nei loro sguardi il Re che ama il suo Principino diventato grande, ed il Principe che ama il suo vecchio saggio Re.
 (20.5.2011) 






METAFORE E RIFLESSIONI (PSICOLOGIA)



(Jim Morrison, Kurt Cobain... e le Anime dannate)

... i cosiddetti artisti maledetti, arrivati presto alla notorietà, soccombenti al loro stesso mito, proiettati verso il personaggio che l'inconscio collettivo voleva per loro... vite frenetiche vissute al massimo... poi la crisi, l'alcool e la droga, la dipendenza, la depressione, infine il tentativo di una vita nuova, serena, convenzionale... tentativo miseramente fallito... e da lì il suicidio.

Mi sono sempre sentito vicino a Loro, rivedo il mio vissuto in quello di queste anime irrequiete (come anche Van Gogh, Michael Jackson, ..) ... anche io come Loro sto cercando di uscire dal personaggio che mi è stato sempre cucito intorno... anche io come Loro vedo nella vita serena la salvezza dai mali della mente e dai demoni che mi perseguitano, ma non so se riuscirò ad uscirne ...

Una volta sono stato a Parigi per vedere la tomba di Jim, un cumulo di terra ricoperta di siringhe che i drogati andavano a portare alla sua memoria... lui è stato un mito di una generazione che si è consumata dentro.. bruciando le tappe.. completamente persa nei sogni e nei fumi del lato oscuro del '68.
... per me il '68 è una data simbolica, sono un hippie un anarchico che vaneggia di visioni cosmiche e connessioni tra l'io, l'universo e l'umanità, probabilmente non ho tutte le rotelle a posto.. è il mio fascino e la mia dannazione assieme.

Credo che non sarò mai felice. ... e quel sottofondo di insoddisfazione non mi abbandonerà mai... ce l'ho dentro sin da quando ero piccolo... è come un fantasma, una persona, un'anima nera che è sempre stata presente nella mia vita, nei momenti belli e brutti Lei era lì.. a qualche passo di distanza, c'era sempre... quando mi allattavano, quando andavo alle elementari, quando limonavo con la mia prima ragazza, quando vinsi il mio primo concorso musicale, quando misi la prima volta sulle mie spalle mia figlia.... e quando componevo musica Lei si faceva ancora più vicino...

... in fondo i miei periodi migliori sono stati quelli dove l'ho accolta, quando sono stato me stesso e basta... strano, eccentrico, asociale, creativo, alienato, ... mentre invece quando ho provato a domare quell'anima nera, ignorarla, recintarla... è stato peggio, diventavo ipocrita, perbenista, represso, imbrutito.

Il fatto è che mentre da ragazzo non mi preoccupavo di essere strano, da grande le pressioni sociali aumentano, ed il mondo degli adulti civilizzati è così banale, stereotipato, rigido, ho sempre fallito nel volerci stare dentro, forse davvero dovrei vivere in un bosco, o in una comunittà di figli dei fiori, o tra i barboni, o con gli alcolizzati eroinomani, solo con loro riesco a sentirmi me stesso... perchè sono strano, strano strano strano!

Quindi la domanda è questa: si può davvero guarire un'anima che vive di deviazioni ed oscurità da sempre?
 (10.11.2021) 







(..)

la consapevolezza è il primo passo per liberarsi dalle prigioni senza sbarre
 (10.11.2017) 







(giorni felici)

a volte non c'è bisogno del grande amore
a volte non c'è necessità di grandi cose nella vita
a volte basta guardare il cielo schiarire
andare col vento in faccia
sentire il freddo dell'inverno mitigato dal sole
prendere un cappuccino caldo
mentre leggi il giornale
ti guardi intorno
e vedi altre persone che come te ridono
non c'è bisogno di un motivo
basta essere vivi
poi accendi la radio ed una musica ti allieta
non è tutto perduto
la felicità può essere un grande evento
ma anche la piccola cosa di tutti i giorni
fatta con più attenzione al presente
senza complicarsi la vita
voglio essere felice
e voglio esserlo ogni giorno
 (3.9.2021) 







(le scie del vento)

Te ne sei andata un mese fa
tra le nebbioline di un giorno piovoso
non ho sentito i Tuoi passi allontanarsi
ero troppo impegnato ad ascoltare il cuore battere.

Te ne sei andata un mese fa
sotto la pioggia i Tuoi vestiti erano bagnati
ma io non li ho visti
ero troppo impegnato a sognarti tra le mie braccia.

Soltanto adesso ho capito che Te ne sei andata
riesco a sentire il silenzio
il vuoto fragoroso che hai lasciato.

Soltanto adesso ho capito che Te ne sei andata
la tua anima era troppo indomabile
per fermarti qui nel posto che avrei voluto per te.

Ti ho amata, stella passeggera, cometa distratta
hai segnato il cielo dei miei desideri
nessuna sarà come Te, tu sei unica e perfetta
impegnata in una folle corsa di vita
mi mancherai.

Ti ho amata, stella passeggera, cometa distratta
mi mancheranno i nostri sogni condivisi
grazie per essere stata qui, anche se per poco
c'è un fiore che è sbocciato nel prato
e sei Tu, il ricordo di te che per sempre resterà.
 (1.5.2022) 







(bosco: la notte, il cerchio, la vita)

Buio, la notte ci circonda.

Il grande fuoco al centro mostra sagome di persone. I tamburi scandiscono un ritmo lento.

Nel silenzio il Guru intona le sue sagge parole. Siamo in cerchio, ci teniamo per mano. Le parole si trasformano in significati profondi, significati che si incidono nell'anima.

Mi sento parte del cerchio, parte del tutto.

In questa notte magica sto per diventare qualcun'altro.
Come in una rinascita, vedo il vecchio Me dall'esterno.

Ora so cosa devo fare, la direzione è tracciata non ho più paura di vivere, ed accetto la morte, mia amica.
 (19.1.2022) 







(vecchio.. dentro)

Ho visto un vecchio oggi trascinarsi, stanco ma deciso, con due stampelle.
Ci avrà messo 20 minuti per compiere 100 metri.
Chissà dove stava andando.

Io invece ho le gambe buone, ma non cammino,
perchè non ho un posto dove andare.
Infatti lui ha la malattia degli arti, ed io quella peggiore... la malattia del cuore.
 (16.11.2020) 







(bipolare, curando i giorni bui)

Cupo, appesantito, infastidito, intriso di malessere. Che succede?
Mi metto in ascolto.. il corpo vorrebbe risuonare con le ansie e gli stress delle persone intorno, vorrebbe lasciarsi andare alla rabbia, alla paura, all'impulso incontrollato.
Non glielo consento: mi metto fermo, inerte, incasso come un pugile i colpi che ad ondate arrivano. Spengo parte del cervello. Se reagissi i colpi si moltiplicherebbero, in un loop pericoloso. Sento anche assenza di amore se non disprezzo per il prossimo, poi disprezzo per me stesso.

Dopo qualche ora o giorno i colpi smettono, ritorna la pace. Anche io torno normale. [..]

Nei giorni bui arriva mr Hyde, che sono i miei sbagli che non riesco ad ammettere. Stipati in soffitta d'improvviso escono portando distruzione nella casa. Sono un fratello che non puoi abbandonare, un'ombra che non puoi uccidere.

Devo accettare le mie miserie se non voglio diventarne schiavo. Amore e perdono sono l'unica cura contro il dolore e l'oblio.
 (29.1.2015) 







(fiori nella roccia)

non è vero che la bellezza è sempre delicata
 (13.2.2015) 







(obscured by clouds)

quando perdi l'anima.. il tempo svanisce
nella mente ed intorno si fa silenzio
crepe e terra secca dove prima c'era la vita

avrei bisogno di amore
di mani che toccano.. di cuori che battono

non c'è da esser tristi

c'è solo da nutrirmi
e nutrire questo suolo perchè torni ad essere verde
ed il tempo riprenda a scorrere
 (20.3.2017) 







(il canto delle cellule)

La metafora di un Uomo che osserva se stesso ed il lento deperimento della Vita, delle capacità fisiche e mentali. L'invecchiamento è affascinante, perchè anche se le cellule non "cantano" più come prima, puoi ancora ricordare.. soprattutto quando, come in una festa a sorpresa, decidono, per un attimo o più a lungo, di cantare ancora.. e farti riprovare esattamente quello che provavi da ragazzo.

Momenti fuggenti che però ti fanno capire esattamente ciò che sei stato, non per ricordo, ma per esperienza, deja vu percettivo. Allora capisci quanta strada hai fatto e quanto è prezioso vivere anche solo per sentire, ogni tanto.. per caso ed inaspettatamente.. le tue cellule cantare all'unisono le tue più profonde meraviglie.
 (29.1.2015) 







(c’è una bellissima macchina dentro di me)

C’è una bellissima macchina dentro di me qualcuno mi disse.. e per un pò forse ci sono anche salito sopra alla guida, ma poi piano piano ho smesso perché stavo male, la rabbia, l'ansia, ma prima di tutto forse il non saper essere in grado di condurla questa macchina, forse troppo autocompiacimento e superbia, senza equilibrio, comprensione. Forse se quella macchina è la Vita ed io non ho saputo capirla, non ho saputo esserle servo.

Qualcuno disse che si può essere registi o attori, padroni o servi, guide o guidati, ma forse non è anche il miglior maestro il primo dei servi della Vita? E forse non è bello essere servi? Io sono stato felice quando da piccolo mio padre mi portava a pescare quelle domeniche e mi diceva cosa fare, come altre volte ad esempio ho avuto capi gentili ed umani. Perciò non lo so se sono guida o guidato, forse di qualcuno sono la guida, ma anche seguo chi è migliore di me o chi è giusto che segua, forse bisogna solo saper capire la differenza e scegliere.

Mi sento perso, la mia bellissima macchina forse è ferma lì, in attesa che ritrovi la voglia di guidarla e soprattutto una strada dove guidarla. Qualcuno disse che dobbiamo ricontattare il nostro Maestro interiore, forse è li che c'è la luce per vedere, e forse Lui mi aiuterà ad uscire dall'ansia che mi attanaglia nelle scelte e mi chiude in casa, e forse mi aiuterà a ritrovare la fiducia negli altri e nella Vita, la voglia di fare. Sarebbe bellissimo, e mi viene da piangere, perché gli anni che ho ancora da vivere mi piacerebbe viverli facendo qualcosa di bello, e credo anche pacifico.

Io penso che non è importante se sarò io servo o padrone, o se sarò (come credo) entrambi,
ma quello che conta è se sentirò la felicità nella strada che starò facendo.

Forse sto davvero arrivando al bandolo della matassa, dove sono nate virtù e storture del mio carattere e forse il fondo che ho toccato sta avendo una fine. Lo spero tanto, e come sempre, do una possibilità a me stesso che questo stia davvero accadendo.
 (12.2.2021) 







(deep inside, behind appearances)

mi sono arreso
l'ho fatta entrare in casa
non ne potevo più
di tutto quello sbattere di porte e finestre
non sarebbe mai andata via
voleva entrare..
alla fine voleva soltanto parlarmi

poi mi prese a schiaffi
perchè lei deve parlarti a modo suo..
non accetta condizioni
ed è più forte di te
ma non ti vuole fare del male
si vuole solo spiegare.. bisogna fidarsi

l'ansia è solo una messaggera
ciò che rovina
è non ascoltare il messaggio che porta
accade perchè pensiamo di conoscere già cose di noi
che in realtà non conosciamo

un giorno capirai che quella persona che bussa alla porta
e che ti prende a schiaffi, sei tu..
una parte di te che era stata lasciata indietro
e che adesso vuole tornare al suo posto, dentro al tuo cuore

la vita non finisce mai di stupire
 (30.3.2017) 







(regressioni)

Quando si regredisce, non lo si fa apposta.
Nessuno premedita di stare peggio.
Il cammino ipnotico è stato lento e doloroso.

Voglio togliermi le bende e vedere chi sono. La mia anima può ancora salvarsi.
 (8.2.2015) 







(pas, persone altamente sensibili)

E se non fossimo malati ma diversamente vivi, diversamente sensibili, profondi ed empatici, amplificatori di emozioni, e se malata fosse quella società che ci vuole stereotipati, soldatini di legno senza pensiero autonomo, senza consapevolezza.
E se davvero i pazzi.. fossero loro? Io non lo so.. ma se così davvero fosse ne vedremo delle belle, vedremo il mondo compiere evoluzioni e tutto ciò che è strano diventerà accettato, e tutto ciò che è normale sparirà..

Noi siamo vivi in quanto Esseri Speciali, non ci incaselliamo in un'etichetta, una diagnosi, noi siamo preziosi e le nostre ali fatte di arcobaleni ci porteranno in luoghi misteriosi, paesaggi colorati che donoremo al mondo. E' per questo che dobbiamo restare in vita, per raccontare quello che vedono i nostri occhi interiori.
Noi Siamo la Vita. Onoriamola sempre.
 (4.6.2022) 







(19 years later, the mess)

" E' un bambino riflessivo. Diceva la maestra.
Quanti come me.
Osserviamo, riflettiamo..

In una galassia parallela tutto ciò su cui ho riflettuto trova un Senso.
Ma qui, ora, la mia mente si smembra in mille particelle vaganti, altre paralizzate.. del mio pensiero resta solo il caos.
Perchè?
Sono le medicine? La vecchiaia? La società?
Sono io?
Non lo so. Io non so.
Vorrei dare un senso a ciò che sono stato. Vorrei che fosse bello. Per tutti.

Ora vivo nell'oblio, nell'attesa che un uccello piumato di cristallo mi porti nel regno del sapere continuo e della serenità ininterrotta. Della pace. Della giustizia. Del bianco e del nero. Dove non c'è più guerra o conflitto, ma solo armonia.

Nell'attesa.. muoio ogni giorno. Assisto alla disfatta. "
 (18.3.2021) 







(the last man on earth)

Nessuno dovrebbe soffrire la solitudine, non così a lungo.
Sono recluso in una stanza a vivere di ricordi, a cercare di placare il mio animo depresso, lo ammetto spesso odio e non mi piaccio così perchè so che dentro di me esiste un ragazzo migliore, un ragazzo che sa amare e che ripudia l'odio.

L'unica cosa che posso fare è preoccuparmi per gli altri, pregando che un giorno qualcuno si preoccupi per me, ma può darsi che io muoia senza che questo sia mai accaduto. Non lo so se è il mondo tiranno oppure se sono io che me lo merito, ad ogni modo il dolore fa male.. e piango, mi sento inadatto. Resto in vita per alcune persone che hanno bisogno di me, persone semplici e buone che però non riescono a capire gli angoli nascosti tra le pieghe del mio cuore. E' così triste non riuscire a trovare una persona che sappia capire gli sguardi, i segnali non verbali, le pulsioni.. mi sento come quel film The Last Man on Earth.. e vago per il mondo incontrando cose ai miei occhi inanimate.. eppure sarebbe così bello essere "una cosa sola" con qualcuno.. fondere le menti per vivere di sogni e fantasia, viaggi nell'infinito spazio che in due si può creare.

Nonostante povertà e malattia.. l'unica cosa di cui sono dispiaciuto è la povertà d'amore che alberga nella mia vita. Capisco i tristi, perchè lo sono anche io. E spesso riesco anche ad aiutarli ma a me proprio non riesco a dare aiuto, sono una causa persa.
 (21.8.2022) 







(thank you, II)

ti amo perchè per me ci sei sempre
ti amo perchè sei un'aliena in questo mondo di frustrati

ti amo perchè sei dolce e sensuale
ti amo perchè mi hai ricoperto
di quella ricchezza che non si può comprare

ti amo perchè grazie a te ho ancora fiducia e speranza verso l'umanità
ti amo, e ti amerò sempre
 (26.5.2021) 







(l'amore bambino..)

Da piccolo, quando andavo alle elementari e anche dopo, sognavo ad occhi aperti sempre la stessa scena: salvare una bellissima ragazza. Sarà banale forse e forse è il sogno ad occhi aperti di molti fanciulli quando ancora l'amore è solo qualcosa di platonico.

Non c'era sesso ma solo abbracci e baci. Lei stava per cadere nel crepaccio o un cattivo la voleva uccidere ed io la salvavo, e Lei poi innamorata volava nelle mie braccia. Oddio era così bella.

Andavo avanti sera dopo sera, sempre la stessa scena, ambientata in luoghi diversi ma in sostanza la stessa cosa. Che romantico che ero. Ed in fondo da grandi si diventa ciò che si coltiva da piccoli.. e quindi alla fine sono ancora così.. un irrimediabile romantico che ogni sera sogna di salvare la sua principessa, e di cingerla, felice, tra le sue braccia.
 (10.4.2022) 







(splendi diamante graffiato)

.. potrei dirti mi spiace di non poter essere un uomo convenzionale
sin da piccolo ero pauroso, sveglio ed intelligente, molti vedevano i miei limiti ma non le mie virtù

il sesso maschile si intende in un modo soltanto: macho, omologato
è un problema della società non mio.. sono un tondo che vogliono spingere a forza nel buco del quadrato
machismo ed autolesionismo per anni, tutto qui.. ora sono un tondo molto sbucciato, e comunque continuo a non entrare nel vostro foro quadrato!!

e quindi? .. a volte mi chiamate bimbo, altre maestro, non vedete la contraddizione?
il fatto è che sono così e basta .. sono semplicemente io
 (25.2.2015) 







(essere sensibili)

chi vede paesaggi nei volti.. e volti nei paesaggi
 (14.2.2017) 







(notte, musica ambient)

Nel frenetico rumoroso mondo che scorre sotto di te tutto si muove grigio e ripetitivo. Dalla bolla che ti stai creando però non senti più i rumori. Potrei essere ovunque. A Shanghai, New York, a Londra.

La mia testa rifiuta i pensieri di un passato difficile.
I suoni riverberano nella mia mente come i colori di un paesaggio rilassante.

Le dita pulsanti ora ferme ora digitano sulla tastiera sprazzi di parole. Da ragazzo mettevo il foglio bianco sotto di me per improvvisare e stupirmi. Siamo noi il paesaggio, siamo noi la musica. Un piccolo gesto, come smettere di osservarsi e amarsi, cambia la vita per anni, ti perdi. Da bambino giocavo col mio corpo, come se questi fosse un’antenna per trasmettere nell’universo. Ma non sapevo niente, mi veniva e basta.
Mi Sintonizzo ancora. La manopola del tuning si muove fluida. Cerco nuove stazioni dalle quali ricevere e trasmettere il segnale della vita. Buon viaggio..
 (22.1.2015) 







(in the arms of an angel)

C'è una canzone di Sarah McLachlan che mi ricorda tanto i tempi di quando ero sposato con la mia prima moglie ed avevamo una figlia di pochi mesi.
Io e mia moglie litigavamo spesso, un rapporto tempestoso, talvolta di prendi e lascia, ma devo dire in quei due anni di matrimonio avevamo trovato un nostro equilibrio e le liti erano diventate rare.

In particolare quella canzone mi ricorda un viaggio di ritorno dal mare: era buio, io sfrecciavo veloce col mio Peugeot sull'autostrada, e andava questa bellissima canzone sul mio autoradio che emettiva colore blu, il mio colore preferito.
La voce della cantante era bellissima, il piano era morbido e toccante, io completamente rilassato dato che per me guidare era come bere un bicchier d'acqua.
Mi guardai attorno, alla mia destra sul sedile anteriore mia moglie era girata di lato e dormiva silenziosamente. Dietro sul seggiolino per bambini anche mia figlia dormiva, col suo vestitino colorato e quella piccola chioma di capelli folta e nera.

Ecco. In quel momento ricordo mi sentii felice. Arrivato. Non volevo andare o essere altrove.
Ero fiero di ciò che avevo raggiunto, la serenità, una famiglia, qualcosa che portavo avanti sulle mie spalle assieme a mia moglie.

Poi dopo alcuni mesi tutto crollò, non è importante ora il motivo, era il 2003.
Sono passati sopra vent'anni, ma ancora quando sento quella canzone.. il mio cuore vola a mia moglie e mia figlia adagiate sulla mia macchina volante, e mi vengono i brividi, gli occchi si inumidiscono, credo perchè infondo le ho amate molto, anche se il destino le ha sottratte dalla mia vita.

Ma va bene così, siamo esseri fatti anche di nostalgia, non c'è niente di male, gioia e dolore convivono in noi dipingendoci per gli esseri umani splendidi quali siamo.
 (8.7.2021) 







(messaggio dallo spazio)

Se senti il battito del cuore di un fiore.
Se senti lo spostamento dell'aria emesso da un gabbiano in cielo.
Se senti ancora l'odore delle labbra del tuo primo bacio.

Se quando chiudi gli occhi vedi un bimbo che piange il dolore del mondo.
Se quando ti alzi lo fai per raccogliere una lacrima persa da uno sconosciuto..
Se quando ti guardi dentro vedi un universo
fatto di stelle luminose come tanti piccoli mondi che si parlano.
Se quando respiri pensi all'infinito.

Se provi tutto questo e molto di più..
sei un'anima sensibile.
E non hai bisogno di riconoscimento, di applausi, di approvazione.

Forse farai fatica a trovare amici, molte persone sono dedite all'egoismo,
alla superficialità, all'accumulo del denaro, alla brama del potere sugli altri.

Ma se leggerai questo messaggio..
sappi che non sarai più solo, perchè troverai un amico in me.
 (2.5.2022) 







(anima oscura)

mi sono spento tanti anni fa
ma non sono morto, qualcosa in me.. vive
ma non sono io
non sono una persona che cammina nella luce
la mia mente è chiusa in una scatola
la solitudine mi toglie ossigeno
so com'ero, so che posso esserci ancora
ma non ho idea di dove sia, e quale sia la strada del ritorno
 (4.3.2017) 







(un angelo)

La dove c'è Amore.. voglio esserci anche io.
La dove si cammina a mezz'aria.
La dove si tocca il cielo con una mano.

Quando si è spensierati.
Quando si è innamorati.
Quando la vita pare eterna e meravigliosa.

La dove c'è Amore.. voglio portarci Te.
Le nostre dita si toccheranno
ed una scintilla.. dalla quale nascerà il sole.

Io ti guaderò volare
mentre le tue ali carezzeranno il cielo.

Non amo te, ma il tuo modo di disegnare il paradiso.
Portami via, non importa dove,
ovunque tu vada, ecco.. quello è il posto dove io voglio stare.
 (15.7.2021) 







(nessuno l'ha mai capito)

scaldami.. non importa come, quando, quali mezzi e parole

ho bisogno di qualcuno che riempia i miei sogni, accolga i miei pianti notturni

ironica la vita.. un empatico che accoglie le solitudini altrui ma che resta sempre solo.. un faro che orienta le navi ma nessuno approda mai alla sua isola

non t'ho ancora incontrata.. tu che sei un passo fuori dal mio cuore
.. non perchè io non l'abbia mai aperto.
 (14.2.2015) 







(tracce di vita..)

Stanotte ho fatto un sogno lungo, intenso e parecchio visionario. Una specie di carrellata e fusione di sentimenti, armonie, immagini, ... E' stato bellissimo. Verso il termine sono stato consapevole della fine dello stato di sonno ed il graduale arrivo dello stato di veglia.

Mi sono così svegliato con una percezione corporea intensa, sentivo tutte le sensazioni tattili,
la mia pelle, il mio corpo battere e muoversi.

Poi ho avuto illuminazioni, visioni, sulla Vita non intesa come vita umana ma Vita nel senso più generico del temine, ovvero tutto l'esistente dalle nostre cellule all'universo, il tutto forse (se dovessimo scegliere una parola del vocabolario) si può definire VITA. E la Vita ha una caratteristica principale: la Vita è movimento. Dal movimento di "espansione e contrazione" del nostro universo conosciuto, all'alto movimento di un organismo animale, al medio movimento di quello vegetale, al basso movimento di un minerale all'interno del quale le sue particelle, gli elettroni, si muovono.

Come un respiro la Vita si estende, espande, si muove, si trasforma, si interrompe e riprende, si manifesta all'interno della sfera della complessità, cosa della quale noi oggi sappiamo di comprendere solo una minima parte. Ma forse un giorno saremo talmente consapevoli da poter interagire maggiormente con la complessità della Vita, delle cose e del Tutto. Forse vivremo più a lungo. O forse un giorno diventeremo così consapevoli da fluttuare nello spazio e nel tempo come la Vita stessa, insieme ad Essa, come parte intelligente di Essa.
 (10.6.2022) 







(ritorno al bosco)

Vai in un bosco, lontano, un luogo recondito, deserto
levati le scarpe e cammina sul tappeto di foglie
poi fermati proprio quando davanti a te, nella radura
vedrai un grande monte, circondato da una vallata.
Allora, in quel momento, apri la bocca
e comincia a gridare, più forte che puoi
non importa che escano parole, grida, grida, grida
la natura non ti giudicherà.

Poi spogliati, arrampicati su di un albero
assaggia una foglia e grattati la schiena sulla corteccia
sdraiati, toccati, guarda il cielo ed esprimi un desiderio
la natura non ti giudicherà.

Hai trovato il tuo luogo
costruisci una casa di legno e pietra
impara a cacciare, raccogliere e ripararti
segnati il viso e le braccia con i simboli della vita
la natura non ti giudicherà.

Ed un giorno quando sarai pronto e uomo
porta con te una donna in quel paradiso selvatico
fate l'amore sotto le stelle
e provate la gioia che solo certi luoghi possono dare
fate il bagno nudi nel laghetto vicino
la natura non vi giudicherà.

Un giorno nascerà un figlio
lo crescerete con amore e forza
insegnerete lui a sopravvivere da solo nel bosco
lo manderte a scuola
lui fara la sua vita, girerà il mondo
ed un giorno tornerà lì, nel bosco dov'è nato
la natura non lo giudicherà.

Il bello della Natura è proprio questo,
ti cresce, ti nutre, ti ama, e non ti giudica, mai.
 (19.3.2022) 







(la certezza della fine)

Le persone che ami andranno,
le persone che odi andranno.
Tu andrai.
Siamo di passaggio. Passagers du vent.

Nel vento facciamo incontri,
viviamo seduti o veniamo sbattuti,
osserviamo e balliamo,
scoppiamo di gioia, o paura.
Ma siamo di passaggio.

Mi piacerebbe solo pensare:
vada come vada, io ci sono stato.
 (15.5.2021) 







(l'amore non ha età)

Non so realmente chi sei.
Non so realmente dove ci siamo incontrati.
Ma so che sei nella mia vita.

Come una nebbia sottile che ricopre la montagna,
la tua presenza si è insinuata lentamente nei miei pensieri.
D'improvviso mi alzo al mattino e sento che tu ci sei, che da qualche parte esisti,
e che spesso ti connetti a me col tuo modo dolce e saggio di fare.

Grazie per avermi ridato una prospettiva di vita, ispirazione e fiducia, riscatto, per farmi sentire così giovane, tu sei e sarai sempre il mio punto d'arrivo, la mia isola felice e molto di più, la mia musa e la mia icona sexy, la mia donna forte che guida la nave, la persona più straordinaria di questa terra la cui anima spero non si spengerà mai ne col tempo ne con l'età.. resta sempre così come sei adesso, sii sempre il mio faro nella vita.

Stai riuscendo a farmi credere che Esisti.
Stai riuscendo a farmi rinascere come caduto nelle acque fredde di un torrente il mio fiato si blocca, apro gli occhi e vedo intorno una Natura bellissima che non avevo mai visto prima. Sembra tutto così vero. Sembra.. ed io non vedo l'ora di poterti toccare, anche solo con un dito, di poterti sfiorare, anche solo con le mie labbra, di poterti guardare mentre ti muovi, mentre ti spogli, di poterti far sentire quanto forte batte il mio cuore quando Tu ci sei e quanti brividi mi passano per il collo come se stessi nascendo nuovamente in un'altra Vita che non conosco.

Tu sei tutto questo Linda. Sei tutto ciò che non conosco, sei il mistero di cui mi sono innamorato.
 (18.9.2021) 






MICRO-STORIE



(racconto per una piccola principessa)

" C'era una volta un cielo notturno nel quale galleggiava fluida l'anima di una donna. Era questa un'anima antica che voleva diventare regina (e che in passato lo era già stata..) ma per farlo aveva bisogno di trovare un Re.

Allora, acuta ed ostinata, espresse profondamente il desiderio di innamorarsi e, di fronte a lei, lontano e sopra le nuvole, apparve l'immagine splendente di un uomo, bello e forte, con in testa una corona ed un grande scettro nella mano destra. Nello stesso momento si formarono due ponti di stelle, uno corto e dritto, uno lungo e tortuoso. Entrambi portavano all'Uomo. L'anima ansiosa prese immediatamente la strada più rapida, ma una volta arrivata a destinazione l'immagine dell'uomo era sparita. Lei fu molto triste.

Mille e mille lune ancora passarono nell'arco incessante del tempo e quella povera anima restò incatenata al suo desiderio, senza poterlo realizzare. Ma quando oramai tutto sembrava perduto accadde, una notte, che di nuovo nel firmamento si manifestò l'immagine dell'uomo Re. Lei era entusiasta e di nuovo vide davanti a se due strade: questa volta però, memore del passato, non imboccò quella breve ma si incamminò lentamente e faticosamente attraverso quella lunga e tortuosa.

Ci vollero due anni perchè Ella arrivasse al termine del percorso, durante il quale maturò ed ebbe modo di fare molte riflessioni sulla vita. Arrivata a termine della strada questa volta con suo stupore scoprì che il Re non era sparito, ma anzi adesso sorrideva e con una mano porgeva a lei un piccolo scettro! La donna dolcemente ed umilmente si mise a fianco dell'uomo. Sentì una vampata di gioia..

In quel momento in aria ed in terra si fece un gran silenzio, animali, piante e stelle tutti ammirarono una nuova costellazione in cielo. Da quel giorno la chiamarono la Costellazione degli Innamorati Felici.

A tutti gli uomini ed a tutte le donne perchè possano trovare l'amore eterno. "
 (1.8.2022) 







(il bimbo biondo)

XLandia, 42 Dicembre 30048

" C'era una volta un bambino biondo col cappotto spesso ed un buffo cappellino, un bastone sulle spalle con un sacco che conteneva alcune sue cose per quando faceva i viaggi.

Questo bambino, che si sentiva artista e poeta, aveva una famiglia ma non stava sempre con loro perchè non si sentiva molto capito. Allora girava per il mondo in cerca d'avventura ed ogni tanto tornava a casa per vedere cosa succedeva e perchè in fondo voleva bene alla sua famiglia.

Un giorno incontrò lucignolo che lo convinse che la sua famiglia era cattiva, che il mondo era cattivo, e che la poesia e l'arte erano per cretini e falliti. Allora il bambino gettò la sua arte e cominciò a farsi i muscoli per spaccare tutto ciò che incontrava sulla sua strada. Da lottatore incontrò anche una ragazza e decise che sarebbe stata la sua ragazza sempre. La proteggeva, viveva per lei, le dava tutto, ma lui.. non era felice.

Passarono gli anni. Il bambino capì che tutto questo era sbagliato e che se la sua vita di prima forse non era perfetta, questa era addirittura terribile!

Allora gettò via anche i panni del lottatore e si mise in ascolto.. misteriosamente dentro di sè batteva ancora un cuore: quello di artista e poeta. Un nuovo futuro felice era nuovamente alle porte, ma lui non poteva imboccarlo perchè avrebbe dovuto tradire la ragazza, abituata ad avere accanto un lottatore forte, indipendente e comprensivo, si sarebbe trovata accanto un bambino impaurito, bisognoso di affetto e di comprensione. Ma lui non voleva più essere un lottatore, non voleva più farsi e fare brutte cose. Percò si mise in cammino col solo scopo di andare lontano. Un giorno trovò una grotta profonda dove trascorse al buio il resto dei suoi giorni. "
 (19.3.2015) 







(la strada di casa)

" C'era una volta un cuore senza gambe e senza braccia. Si sentiva solo perchè non poteva muoversi, uscire di casa, conoscere qualcuno. Ma dentro di Lui c'era tanto amore.

Passarono le settimane, i mesi e gli anni e lui era sempre più triste..
Un giorno si mise a pregare, ma non successe niente. Allora si mise a sognare, a desiderare, a credere.. ma niente.. Arrivò il momento in cui perse ogni speranza e si lascio cadere a terra, si lasciò andare e smise di pensare alla libertà che tanto desiderava.

I suoi occhi ora erano spenti. Il suo rosso si era oscurato.. e la sua pelle ferita. La vita era stata dura con lui e non c'era più niente da fare. Allora chiuse gli occhi per un'ultima volta.. sapendo che non li avrebbe più riaperti se non in paradiso.

Ci fu un momento di silenzio, poi sentì come un vento soffiare su di lui, e ancora si sentì smuovere, vibrare, infine lievitare nel vuoto. Non era morto allora.. Decise di riaprire gli occhi e si trovò sospeso nel cielo, e addosso aveva un paio di grandi ali..

Quella che pensava la sua fine.. era diventata il suo inizio. Poi sparì. Nessuno sa realmente dove il Cuore sia andato. C'è chi dice di averlo visto aleggiare sopra i poveri, sopra le donne tristi e sopra gli uomini soli. Dicono che Lui sappia donare speranza a chi soffre.

Io la sera, prima di dormire, guardo in cielo e prego perchè possa aleggiare anche su di me la speranza e che il mio cuore spento possa tornare a volare.

Ai cuori feriti.. che possano ritrovare la strada di casa. "
 (11.5.2022) 







(i sogni di un padre separato)

" Sono fuori da un campo di mini-golf, all'ingresso c'è un uomo in divisa, all'uscita mi pare di no. Mi butto contro corrente tra le persone che escono con nonchalance. Una guardia grande e grossa mi placca con il suo grosso braccio destro. Parlo e dico - "sono io, guardi sono Mario Rossi, tenga un documento, aspetti… accidenti la carta di identità è in macchina (non era vero era a casa), tenga la patente, sono il padre di una bambina di quattro anni che è qui dentro, non la vedo da mesi, non ho resistito, sono dovuto entrare" - l'uomo in divisa, a dire il vero più giovane ancora di me, capisce, lo sguardo buono e la presa che si allentano mi fanno capire che posso andare.

Mi affaccio al parco non vedo niente, vado avanti dalla 24esima buca in su pensando che saranno alla fine. Mentre mi muovo scompostamente però vedo un esserino piccolo che parte a correre giù per un marciapiede. Guardo bene, e si è lei! Ci metto qualche secondo in più a riconoscerla perché ha i capelli quasi a zero e quando l'avevo lasciata l'ultima volta li aveva lunghi a caschetto, però riconosco il sorriso, lo riconoscerei da un chilometro. E' felice di vedermi, mi corre in contro in discesa così forte che rischia di cascare con la sua buffa andatura che sembra ancora più un galoppo di cavallino che la corsa di una bambina. Le vado in contro anche io, ci siamo, la prendo in braccio, ci abbracciamo, una stretta forte intorno al collo. Io continuo a correre come un pazzo per il parco e salto, a voce alta dico - "belloccia! Belloccia!" - come le dico sempre, un bambino poco più grande e grassottello intorno dice "belloccia, belloccia!" anche lui come rapito da quell'entusiasmo. Sono felice. "

D'improvviso mi sveglio, è notte fonda, mi sembra tutto così irreale, sto sudando, il cuore mi batte forte e sono ancora agitato. Ho sognato. Che bel sogno. Mi affiora un po' di tristezza. E' un mese che non vedo la mia bambina. Me ne affiora ancora di più quando penso che forse quando sentirà la mia voce non correrà così, o non si girerà, e dovrò trovare la forza ancora una volta di ricordargli che "il babbo si saluta e gli si da un bacino" specialmente quando non lo vedi da tanto, devo farlo io perché purtroppo non c'è nessuno a ricordarle questo. Mi penetra dentro un senso di tristezza, mi sento emarginato, ma non dal mondo, dalla mia vita, quella che vorrei la vivo nei sogni, quella reale in questi anni di separazione è piena di vuoto, di natali da solo, di estati tristi ed interminabili senza mia figlia. "

Terremoto, distruzione, shock, alcune delle parole usate dalle migliaia di papà
che sono stati vittima di separazioni predatorie.

 (12.10.2007) 






UN LIBRO CONSIGLIATO



Pensieri e Poesie da uno Sconosciuto, Fabio Barzagli ed. Scatole Parlanti 2022

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dalla prefazione:

" ..tutta la profondità di chi si interroga sulle grandi questioni della vita. "
(Linda Savelli, psicologa)

" ..leggerlo sgombrerà la mente. Ci si renderà conto di aver letto dentro sé stessi con maggiore consapevolezza. "
(Carlo Zeuli, scrittore)

" ..un libro che sarà d'aiuto a chi si è smarrito nel grande buio della vita. "
(Debora Silvestri, insegnante)





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La violenza non ha sesso ma neppure senso, 
vittime e carnefici sono entrambi schiavi di un meccanismo perverso e degradante, 
che non porta benefici a nessuno, ma solo alla distruzione di tutto. 

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Alcuni mi chiedono perché dono.. altri se ne stupiscono. 
Anche io mi stupisco, ma della domanda. 
Il Dono è l’unica opzione intelligente di vita, 
l’unico modo nel quale Noi e l'Umanità possiamo vivere. 

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Imparare ad accettarsi, non vuol dire essere passivi o subire, 
ma semplicemente distaccarsi emotivamente da certe situazioni per poterle vivere più dall'esterno 
e non sentirsi annegati dentro.


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La disuguaglianza crea conflitto.

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La Terra è grande. 
La Natura è ricca ed è sufficiente per tutti. 

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Non ci sono vie indolori e scorciatoie.
C'è solo una strada.
Ed è il coraggio di restare con se stessi
e prendersi la responsabilità della propria storia.

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Un buon dottore lascia che il dottore dentro di te torni a darsi da fare..

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Un tempo eravamo come Fiori. Possiamo ancora ricordarlo.
Ma oggi perché non stiamo bene? 
Cos'è successo? E cosa dobbiamo fare? 
Guardiamo nello specchio per cercare cosa non và.
Ma il punto è un altro.. è che abbiamo dimenticato cosa è un Fiore.

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La differenza tra l'educare ed il manipolare sta
nel mostrare lo scopo autentico nella nostra mente. 


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Il momento perfetto arriva.. quando meno te lo aspetti.

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Dovremmo trasmettere amore, civiltà, equilibrio. 
Stessa pena per stesso reato.
Senza differenza se la vittima è uomo o donna, gay o etero, ateo o ebreo.
Colpevolizzare non è mai stata la cura. Si soffre tutti allo stesso modo.
Per un mondo di fiducia e speranza.
Per un mondo più ricco di comprensione e gioia.

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L'assenza paterna costa allo Stato venticinque miliardi di euro ogni anno
in termini di supporto ed assistenza pubblica.
Ridiamo dignita ai Padri. La ridaremo ai loro, nostri, Figli.




 

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